Giada Ferrari

Le opere di Giada Ferrari attraversano con un volo leggero e silenzioso il confine tra scultura e immagini di derivazione fotografica, farfalle di carta ricostruiscono situazioni tridimensionali percorrendo un'ordinata costruzione logica. Classe 1980, dopo studi artistici classici ed un'approfondimento in graphic design, rimane colpita dalle opere installative di Michael Murphy, dove sezioni giganti di diverse misure compongono volti sospesi da fili di nailon. Quelle di Murphy sono installazioni che obbligano lo spettatore a muoversi dinnanzi a particelle galleggianti, fino a che l'occhio e la mente non costruiscano l'immagine voluta dall'artista. Affascinata dunque dalle opere anamorfe che permettono di vedere il soggetto ritratto solamente da una certa angolazione, la sua ricerca approda in opere che prendono forma una volta percepita l’illusione dello spazio, rendendo tridimensionale il soggetto.

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Le opere di Giada Ferrari si compongono infatti di piccole farfalle di carta che ricostruiscono ritratti attraverso l’ordinata scomposizione delle figure, come in una contemporanea scatola entomologica. Le sue opere spesso confondono il confine tra fotografia e scultura e l'artista indaga la realtà multistrato attraverso una forma espressiva tridimensionale perseguendo la tentazione di andare più in profondità, di tuffarsi sotto la superficie, di scavare dentro. Dopo aver trascorso 20 anni lavorando come graphic designer nello spazio dei branding aziendali, inizia a creare collage da riviste accumulate in casa, fino a trovare una fusione tra il digitale e il ritaglio delle immagini.
Centinaia di farfalle contraddistinguono le opere dell’artista che lei stessa definisce “multidimensionali”: esse, simbolo di rinascita in molte culture, sono sapientemente ordinate nei soggetti creati da elaborazioni di immagini e spesso estrapolate da pubblicità che vanno dagli anni settanta agli anni novanta, fino ad immagini catturate dai social media. Tuttavia le farfalle talvolta lasciano il posto a nuovi tagli, come nella serie "icon" dove soggetti provenienti dal mondo Hollywoodiano nascono da stelle di carta che compongono le figure delle stars.

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