Nato a Faenza nel 1952 e oggi residente nella quiete della campagna toscana, è un artista poliedrico: pittore, ceramista e scultore. Il suo linguaggio visivo, fiabesco e fantastico, mescola elementi alchemico-esoterici e suggestioni pop, creando opere che sono un ponte tra nostalgia e modernità.
Cresciuto in una terra d’eccellenza per la ceramica e influenzato dalla cultura Pop degli anni '60, Montuschi si distingue per la capacità di combinare simboli e archetipi della società contemporanea: razzi, astronavi, insegne pubblicitarie, coppie patinate e cromie fluorescenti si intrecciano nei suoi lavori, come nella serie Astropop. Qui si percepisce una "musica visiva", una colonna sonora immaginaria che richiama brani swing e lounge ascoltati dagli astronauti durante le missioni spaziali, evocando un dialogo tra sogno e realtà.
La sua arte ha attraversato confini e generazioni, esposta in mostre e fiere internazionali come ArteFiera di Bologna, EuropArt di Ginevra e la Biennale di Venezia (2005). Nel suo studio, un ex fienile attiguo a una vecchia chiesa, nascono opere che rivelano un mondo oltre il visibile, fatto di quiete e riflessione.
Montuschi si diverte a esplorare il nostro passato collettivo e le promesse del futuro, trasformando ogni dipinto in un racconto che invita terrestri e marziani a riflettere sul nostro essere umani.
ACRILICO SU TELA
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