“…L’artista è imprevedibile…il gesto che compie ha valenze diametralmente opposte. Indica certezza, consapevolezza, comunicazione…L’aspetto del gesto che interessa maggiormente è il risultato che l’artista riesce ad ottenere esprimendo se stesso.”
(Giorgio Laveri)
Le opere di Giorgio Laveri si presentano come semplici elementi estrapolati dal contesto quotidiano, piccoli oggetti di vita ordinaria che diventano ora capaci di invadere lo spazio, occupandolo con una nuova ed effettiva presenza. All’interno di questo vivace immaginario emerge la serie Turka, che l’artista dedica al mondo glamour e modaiolo, in cui rossi rossetti giganti conquistano una nuova dignità e autorevolezza. L’artista originario di Savona gioca infatti con intelligente leggerezza e spensieratezza consapevole con volumetrie e proporzioni, trasportando il fruitore in una dimensione altra, in una realtà fantasiosa e inequivocabilmente pop, nella quale mollette, ciliegie, graffette, rullini e lucchetti si presentano ora in una veste nuova, inaspettata.
La produzione artistica di Laveri - caratterizzata e definita dall’utilizzo della brillante e colorata ceramica - si inserisce perfettamente all’interno della ricerca e del panorama artistico-culturale postmoderno: elementi, forme ed elementi appartenenti al contesto consumistico tipico della seconda metà del Novecento, divengono ora sculture, immagini da ammirare e contemplare come antiche divinità. L’epoca contemporanea, caratterizzata dalla perdita di orizzonti di senso capaci di favorire una lettura chiara e lineare della realtà, restituisce un nuovo immaginario profondamente connotato dall’estetica e dal gusto campy: la peculiare scelta dei soggetti protagonisti delle opere, nonché la loro estremizzazione in forme enfatizzate e dimensioni monumentali, permette così a Giorgio Laveri di indagare le dinamiche socio-culturali contemporanee con vivace disimpegno ludico.