l progetto, a cura dell’Associazione NEWORLD (NWart), vuole raccontare, attraverso il linguaggio espressivo di alcuni dei migliori artisti contemporanei, la sopraffazione e la devianza criminale che hanno insanguinato e umiliato Roma e tutta la Nazione. La volontà comune dei singoli artisti sarà di portare a conoscenza e a discussione del pubblico una delle tematiche più scottanti di questo tempo. Muovendo dalla riflessione artistica, si arriva ad indagare una dimensione concreta come fatto che riguarda tutti.
"Mafia Capitale", anche conosciuta come "Cupola Romana", è una delle organizzazioni criminali di stampo mafioso politico imprenditoriale che operava a Roma a partire circa dal 2000. Le radici di questa organizzazione si trovano a partire dalle rapine dei Nuclei Armati Rivoluzionari negli anni ottanta, e successivamente nella banda della Magliana. "Mafia capitale", nel 2014, è stata oggetto dell'operazione "Mondo di Mezzo", che, si spera, abbia posto fine alla sua attività criminale di tipo mafioso. L'inchiesta "Mafia Capitale" ha suscitato molta preoccupazione per la facilità con cui la corruzione e il malaffare hanno potuto inserirsi nelle attività gestite dalla Pubblica Amministrazione. Il malaffare a Roma, in realtà, ha radici molto più antiche: è pratica comune anche nelle maglie della società dell'antica capitale dell'Impero Romano, come testimoniano gli Annales di Tacito. Nell'antica Roma, in un’epoca in cui tutti erano corrotti e i cittadini senza diritti, nel 14 d.C. circa, le garanzie delle quali oggi ci sentiamo privati, non esistevano proprio. Molti secoli dopo, nel 1300, trovano Firenze al centro del malcostume: Dante destina all’Inferno i "barattieri" nei canti XXI e XXII della Divina Commedia, colpevoli di aver usato le loro cariche pubbliche per arricchirsi attraverso la compravendita di provvedimenti, permessi e privilegi.
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