Sensuali, libere e provocanti. Le donne raffigurate dall’artista Elena Monzo (Orzinuovi, BS, 1981) abitano lo spazio dell'opera come protagoniste assolute di un racconto esotico, capace di stimolare nel fruitore curiosità e attrazione. Ciò che le contraddistingue e connota è, infatti, la loro disinvoltura che, sdoganata da qualsiasi forma di perbenismo e costrutto sociale, permette loro di ostentare una padronanza del proprio corpo e una libertà profondamente distante dalla dimensione quotidiana di chi le osserva. Esplicitamente ispirate dalle tradizione e dal gusto orientale, queste figure irrompono sulla fragile carta, attraverso linee tracciate a mano libera, imperfette, tremolanti, quasi corrotte, fino a riempirsi della forza del colore che, applicato alternando all’acquerello la tecnica del collage - attraverso l'applicazione di variopinti tessuti e vivaci glitter...