(Milano, 1987)
Le opere di Omar Hassan (Milano, 1987) sono caratterizzate dalla convivenza di due culture diverse, suscitando in lui una profonda curiosità verso il nuovo, il diverso e il mondo esterno. L'influenza concettuale che ha contagiato l'artista durante gli studi all'Accademia di Brera ha plasmato il suo modus operandi nella gestazione di ogni progetto: l'idea, il ragionamento, il concetto sono alla base di ogni gesto artistico. Il risultato di questo processo è che le opere devono sempre essere caratterizzate da un'autonomia estetica e dall'inconscio dell'artista che si produce naturalmente durante l'esecuzione. Hassan - nato da madre italiana e padre egiziano - è ossessionato e affascinato dall'action painting dei grandi maestri come Fontana, Pollock e Manzoni, e utilizza questa tecnica come base della sua ricerca, per racchiudere e raccontare un'intera filosofia, un'intera cultura, o un nuovo concetto.
Ed è uno spray, il primo vero respiro della bomboletta, che abbraccia tutta la cultura della street art, dando vita alla serie intitolata Injections (tra le opere più famose la copertina del 256° numero de La Lettura, l'inserto culturale settimanale de Il Corriere della Sera) e alla serie Lights dove l'artista dipinge luci su tela. Durante le sue performance pubbliche, il pubblico diviene partecipe del processo creativo di realizzazione dell'opera d'arte, spruzzando con la bomboletta del colore prescelto su un'enorme tela uno dei mille pois colorati che comporranno l'opera. Hassan ama lavorare e creare opere site-specific, mescolandole e seguendo l'essenza originale dello spazio: dalla sua ricerca artistica emergono dunque tanto tele, quanto oggetti d’arte che, estrapolati dalla realtà quotidiana, diventando contesto di partenza dell’opera, offrendo all’artista di indagare, attraverso il suo personale linguaggio espressivo, spazi e superfici sempre nuove, trasformandosi in testimonianza tangibile del suo variopinto e prorompente passaggio.