Guido Sarti

È una dimensione fatta di atmosfere vuote e volti silenziosi quella che Guido Sarti (Firenze, 1993) presenta nelle sue opere misteriose, ma estremamente realistiche e vivide. La volontà dell'artista è quella di rappresentare la quotidianità in termini di intimità e introspezione: ciò che resta del mondo che conosciamo è la sua struttura riconoscibile e peculiare, che ci viene ora mostrata come ultimo residuo di un ricordo lontano. Di fronte a queste fette di esistenza, non possiamo che sentirci estranei a causa della trascrizione privata di sentimenti e sensazioni.

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Tuttavia, osservando questi quadri soggettivi, abbiamo l'opportunità di vedere il mondo attraverso gli occhi dell'artista e, all'improvviso, l'ordinario diventa straordinario. Sebbene i dipinti di Sarti siano caratterizzati da un punto di vista personale e onirico, egli non lascia mai che la sfera emotiva prenda il controllo della sua mente: il suo linguaggio appare come la perfetta traduzione in forme, luci e colori, dell'ambiente stesso. Come un impressionista più contemporaneo, l'artista rappresenta la mera impressione della realtà, in cui il tempo e lo spazio sono congelati per farci percepire e infine comprendere la bellezza non convenzionale nascosta dietro situazioni ordinarie. Non possiamo fare a meno di provare una sincera empatia con tutti i personaggi sconosciuti che vivono nelle opere di Sarti e, improvvisamente, ci riconosciamo come parte del suo mondo tacito e significativo.

 

Opere