Massimo Caccia
“Con il fare tra il dinoccolato e l’incredulo, i suoi animaletti rispecchiano proprio noi, spettatori di un mondo in costante trasformazione, collage di paesi e culture differenti.”

Massimo Caccia nasce a Desio, in provincia di Milano nel 1970. Nel 1992 si diploma in pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera e a partire dal 1995 avvia la sua attività espositiva presentando la sua ricerca in importanti mostre personali e collettive. Come ci trovassimo di fronte ad una raccolta di contemporanee favole di Esopo, l’artista è capace di svelare le debolezze, i desideri, le paure e le speranze dell’intera umanità, ricorrendo alla delicata metafora del mondo animale. Il carattere situazionale delle sue opere presenta spesso oggetti, indispensabili per le scene rappresentate, spostati rispetto al campo visuale: questo stratagemma, che coinvolge spesso anche gli animali protagonisti, sottolinea e trasmette l’impossibilità di comprendere appieno le situazioni della vita, spesso complesse e intricate, inattese e sorprendenti.

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La complessità emotiva e psicologica che caratterizza e connota l’uomo contemporaneo si presenta ora attraverso una semplicità formale e narrativa, una nuova chiave di lettura che permette a Massimo Caccia di indagare la realtà eliminando le sovrastrutture ed elementi evidentemente in eccesso. Gli animali di Caccia, spesso dipinti nell’istante di compiere una azione, si trovano in situazioni in bilico, sospese, lo spettatore si trova a condividere empaticamente l’emozione e il pensiero espressi dai fiabeschi personaggi che campeggiano su ciascuna opera.

Opere