una Vittoria pop, umanizzata, sconfitta, evanescente, legata e celata la
protagonista indiscussa della mostra organizzata dalla Galleria Colossi Arte
Contemporanea di Brescia. Il 20 febbraio 2021 , solo a pochi metri di distanza dal
bronzo romano che ha finalmente trovato dimora presso la terza cella del
Capitolium, verrà inaugurata “ VITTORIA ALATA, musa contemporanea.”, una
collettiva che ha coinvolto, durante gli scorsi mesi, gran parte dell’entourage della
Galleria. Ciascun artista che ha preso parte all’iniziativa promossa da Daniele e
Antonella Colossi ha avuto modo di dare sfogo alla propria espressione artistica con
un’unica regola: reinterpretare in chiave contemporanea l’iconografia della Vittoria
alata. Considerata l’emergenza sanitaria in atto, l'inaugurazione della mostra
occuperà parzialmente il porticato adiacente la Galleria in modo da poter permettere
la fruizione in totale sicurezza ad un maggior numero di visitatori.
Emblema indiscusso della città, l’antico e raffinato bronzo riscoperto nell’ormai
lontano 1826, dopo un lungo restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze
durato più di due anni, è finalmente tornato a Brescia, portando con sé i valori di
forza e di vittoria che da sempre l’hanno contraddistinto. Gli artisti coinvolti si sono
mostrati estremamente entusiasti di poter reinterpretare in chiave contemporanea,
nonché strettamente personale, questo tema così caro alla nostra città. Peculiare
risulta essere ciascuna delle opere d’arte realizzate ad hoc per l’evento, in quanto
esse non sono altro che il risultato finale dell’unione armoniosa di due mondi
considerati tra loro così diversi. Dai complessi ritratti realizzati con reti metalliche di
Giorgio Tentolini, al più tradizionale linguaggio figurativo di Ario Pizzarelli, fino alla
più contemporanea rivisitazione fotografica della provocatoria e quasi dissacrante
Vittoria alata di Dorothy Bhawl, l’opera emblema della città dimostra di avere ancora
oggi molto da comunicare. È infatti unicamente in quest’ottica di nuovi linguaggi
espressivi che abbiamo la rara occasione di fruire la Vittoria alata finalmente liberata
dalla sua più tradizionale iconografia, fino a vederla diventare prigioniera tra le mani
di un più naif King Kong come nell’opera di Massimo Caccia o addirittura ricoperta di
tatuaggi o abbigliata con vesti emblematiche della cultura underground come nelle
opere di Guido Sarti e dello street artist Michele_battart . Tra le novità l’opera
dell’artista LYS che, per la prima volta, presenta un ologramma tridimensionale dal
quale sboccia un fiore, proprio tra la mani della Vittoria alata.
La Galleria Colossi Arte Contemporanea, grazie a una collaborazione con
l’associazione Lions Club Brescia Vittoria alata, ha deciso di devolvere ad
un’associazione benefica il ricavato dell’opera donata dall’artista Mauro Galvani, La
Minni alata . In occasione dell’evento è stato inoltre editato un corposo catalogo
dedicato alla mostra “VITTORIA ALATA, musa contemporanea.” contenente testi
critici, immagini e descrizioni delle opere esposte. Oltre alla consueta quantità di
cataloghi, la Galleria ha deciso di realizzare anche un’edizione limitata di 100 copie
numerate e firmate dai 34 artisti coinvolti. L’incasso di questi ultimi verrà devoluto
all’associazione prescelta.
È un omaggio sincero e riconoscente quello che il mondo dell’arte contemporanea
ha deciso di compiere nei confronti dell’antica scultura risalente al 69 d.C., dando
così vita ad un dialogo continuo tra passato e presente. Grazie alle originali ed
eccentriche opere realizzate da personalità artistiche di grande rilievo, La Vittoria
alata, attraverso i secoli, conserva la sua perdurabile bellezza dimostrando di
essere, al di là del tempo, musa contemporanea .